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Il Comune di Bologna e Coop Alleanza 3.0 portano la spesa a casa delle persone più fragili, si comincia lunedì 23 marzo

21 marzo 2020

Firmato il protocollo “L’Unione fa la spesa”, si comincia lunedì 23 marzo

Si chiama “L’Unione fa la spesa” ed è un servizio di consegna a domicilio della spesa alimentare e dei parafarmaci alle persone più fragili, a chi ha bisogno di assistenza, ai disabili, a chi è affetto da patologie croniche o è immunodepresso, in generale dunque alle fasce più deboli della comunità che devono a maggior ragione evitare di uscire dalla propria abitazione. Il servizio è oggetto di un protocollo che il Comune di Bologna ha firmato con Coop Alleanza 3.0 e il mondo dell’associazionismo e del volontariato bolognese rappresentato da Auser, Forum Terzo Settore e Centro Servizi di Volontariato Volabo (Csv).

Il servizio comincerà lunedì 23 marzo e inizierà dalle persone anziane seguite dal Piano MAIS (Monitoraggio Anziani in Solitudine): Comune di Bologna e Ausl, in collaborazione con Lepida, dal 10 marzo scorso stanno contattando e assistendo telefonicamente 2.500 over 75 in condizione di fragilità. Il servizio a domicilio della spesa comincerà da loro. Sarà il Comune a individuare i beneficiari e a dotare progressivamente i volontari, coordinati da Auser (responsabile organizzativo del progetto e punto di riferimento cittadino per la raccolta di volontari), dei dispositivi che consentano loro di operare in sicurezza. Auser contatterà i beneficiari individuati dal Comune e coordinerà i volontari che potranno recarsi nei punti vendita abilitati da Coop, che potrebbero aumentare nelle prossime settimane. Si comincia con 11 punti vendita Coop: San Donato, Saffi, San Vitale (via Massarenti), Corticella, San Ruffillo, Andrea Costa, Bolognina, Dagnini, Piazza dei Martiri, Iper Borgo, Extracoop Nova. Ognuno di questi predisporrà per quanto possibile percorsi e casse dedicate ai volontari del progetto per facilitare e velocizzare l’acquisto. Coop si è impegnata a riconoscere un contributo alle associazioni per garantire la completa gratuità della consegna e sostenere l’attività dei volontari. Il protocollo è stato comunicato infine alla Prefettura poiché i volontari si muoveranno per un servizio che rientra tra i motivi di necessità previsti dal Dpcm.

Vai al comunicato stampa del Comune di Bologna