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CCNL Coop Sociali: firmato l’accordo per il rinnovo

Trovata una intesa per il contratto della cooperazione sociale: 400.000 lavoratori interessati 

Leggi e scarica l’accordo a questo link


Da sito Legacoop Sociali

“L’accordo siglato oggi per il rinnovo del contratto della cooperazione sociale è un risultato importante. Una testimonianza dell’impegno delle associazioni cooperative per valorizzare la cooperazione del settore, che svolge un ruolo determinante per il welfare socio-assistenziale e sanitario del nostro Paese, attribuendo ai lavoratori, che ne sono gli attori fondamentali, un riconoscimento economico che si inquadra nella complessiva volontà del mondo cooperativo di garantire retribuzioni proporzionate e sufficienti ad assicurare autonomia e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori”.
A dirlo è il presidente di Legacoop, Simone Gamberini, commentando l’intesa raggiunta oggi tra sindacati e associazioni cooperative per il rinnovo del CCNL per i lavoratori delle cooperative sociali.

Ma la valorizzazione della cooperazione sociale e delle persone che vi lavorano -aggiunge Gamberini- non può prescindere da un riconoscimento del suo ruolo da parte delle istituzioni e dei soggetti pubblici, a cominciare dalle Regioni. Deve cambiare la prassi finora seguita dalla committenza pubblica: è indispensabile che vengano riconosciute tariffe adeguate ed introdotta una norma che preveda la revisione dei prezzi dei contratti di appalto in essere”.

“Non si può immaginare -conclude il presidente di Legacoop- di lasciare il costo dei rinnovi contrattuali solo sulle spalle delle imprese: se così fosse, ne verrebbe pregiudicata la sostenibilità del nuovo contratto di lavoro, dell’attività delle cooperative e, quindi, del reddito di soci e lavoratori. Per questo chiediamo al Governo e alla Conferenza Stato-Regioni di convocare rapidamente un incontro per affrontare questi problemi”.

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LA NOTA DELLE CENTRALI COOPERATIVE

È stata raggiunta oggi una intesa sul contratto della Cooperazione sociale che interessa 400.000 lavoratori. Sindacati e centrali cooperative hanno siglato un accordo che verrà sottoposto nelle prossime settimane alla consultazione dei lavoratori e degli organismi delle organizzazioni datoriali.

“Abbiamo fatto un grande sforzo – hanno affermato Stefano Granata, Eleonora Vanni e Emanuele Monaci, rispettivamente di Federsolidarietà Confcooperative, Legacoop sociali e Agci imprese sociali – per la valorizzazione della cooperazione sociale, a partire da un giusto riconoscimento economico dei lavoratori. In questi anni si è reso evidente, anche nella recente pandemia, l’essenzialità delle professioni socio sanitarie e dell’inserimento lavorativo dei soggetti più fragili. Questa essenzialità. adesso, deve essere realmente riconosciuta – hanno proseguito i presidenti delle centrali cooperative – dalle istituzioni, a partire dalle Regioni, con il riconoscimento di tariffe adeguate e di appalti economicamente appropriati, altrimenti non sarà possibile sostenere né questo contratto, né le cooperative e, di conseguenza, il reddito di soci e lavoratori”.

Punti salienti economici dell’ipotesi per Il nuovo contratto sono la previsione di un aumento di 120 Euro mensili al livello C1, da riparametrare per gli altri livelli contrattuali, dal gennaio 2025 l’introduzione della quattordicesima mensilità al 50% e l’innalzamento dell’importo per la sanità integrativa che raggiunge i 120 € annui.

Sempre nell’ottica della valorizzazione delle socie e delle lavoratrici, viene estesa al 100% l’integrazione economica della maternità. Un ulteriore elemento che qualifica, anche sul piano valoriale, l’intesa.

L’impegno comune tra sindacati e cooperative per appalti e tariffe adeguati, la lotta alle false imprese e al dumping salariale trova una sua risposta anche nel contratto attraverso un nuovo osservatorio sugli appalti e sulla definizione di una possibile gradualità più aderente alle realtà aziendali e al mancato riconoscimento degli aumenti contrattuali.

Per quanto riguarda la cooperazione sociale di inserimento lavorativo, oltre a una più cogente definizione dei suoi campi di applicazione vengono inseriti nuovi profili professionali in modo da rendere sempre più aderente alle reali attività svolte dai soci il dettato contrattuale.

Trovano infine soluzione il tema del tempo di vestizione e quello delle cosiddette notti passive, attraverso un adeguamento degli importi del servizio.


Comunicato stampa Aci Emilia Romagna

Rinnovato il contratto delle coop sociali: aumenti di stipendio e quattordicesima mensilità dal 2025 per 50.000 addetti in regione

  • Incremento di 120 euro mensili per gli operatori sociosanitari e raddoppia la sanità integrativa
  • Previsto il passaggio di livello per educatori e educatori degli asili nido, inquadrati al D2

Bologna, 29 gennaio 2024 – È stato rinnovato il Contratto di lavoro della cooperazione sociale, che in Emilia-Romagna può contare sul prezioso lavoro di oltre 50.000 lavoratrici e lavoratori. Nel nuovo contratto, tra i diversi punti, sono previsti: aumento di 120 euro mensili al livello C1 (operatore sociosanitario) da riparametrare agli altri livelli e la quattordicesima mensilità al 50% a partire da gennaio 2025. La sanità integrativa passa da 60 a 120 euro annui, l’integrazione economica della maternità viene estesa al 100%. È previsto anche il riconoscimento di 15 minuti per i tempi di vestizione e del livello D2 per le educatrici e gli educatori degli asili nido e non solo. L’accordo sarà sottoposto a verifica nei prossimi 30 giorni dalle parti che hanno già sottoscritto le nuove tabelle del costo del lavoro.

L’accordo è una grande occasione di valorizzazione del lavoro sociale che dopo la pandemia da Covid è diventato meno attraente. Importantissimo sarà il ruolo delle Pubbliche Amministrazioni nel recepire le nuove tabelle del costo del lavoro ed evitare problemi alle cooperative sociali – commenta Daniele Montroni, coordinatore dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Emilia-Romagna e presidente di Legacoop Emilia-Romagna – Sarà utile approfondire il tema all’interno del tavolo regionale Patto per il lavoro sociale e auspichiamo anche l’apertura di tavoli di confronto in tutte le province dell’Emilia-Romagna”.

“Il rinnovo del contratto rappresenta un passo fondamentale del lavoro svolto dagli operatori nel settore socio-sanitario e assistenziale – dichiara Massimo Mota, presidente AGCI Emilia-Romagna – Sono segni concreti del nostro impegno a migliorare le condizioni di lavoro e a garantire una maggiore sicurezza economica ai lavoratori. L’accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e di una collaborazione efficace che rafforza ulteriormente il nostro impegno”.

“Siamo da un lato molto soddisfatti per questo accordo che possiamo definire storico, ma dall’altro lato siamo anche preoccupati perché il giusto riconoscimento economico previsto per i lavoratori deve essere assolutamente recepito dai committenti delle cooperative sociali, a partire dalla Pubblica amministrazione a tutti i livelli. Ne va della sostenibilità economica delle nostre imprese e quindi della tenuta del sistema di welfare regionale”,  aggiunge Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia-Romagna. 
Ufficio stampa Legacoop Emilia-Romagna
Homina Silvestro Ramunno silvestro.ramunno@homina.it