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Comunicato stampa 27 luglio 2021
Bologna, 27 luglio 2021 – Si è tenuta questa mattina la direzione di Legacoop Bologna con una sessione di lavoro intitolata Prospettive di sviluppo territoriale: Tecnopolo, big data center e nuove forme di mutualismo.
Nel corso della direzione è intervenuto Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico, green economy, lavoro e formazione della Regione Emilia-Romagna, che si è confrontato con i rappresentanti delle imprese cooperative aderenti a Legacoop Bologna sui temi dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile.
“Nel Tecnopolo di Bologna, entro i prossimi due anni, si concentrerà una capacità di calcolo che porterà Bologna in cima alle classifiche mondiali – ha spiegato Colla – questo rappresenta un’occasione unica anche per le imprese cooperative che potranno beneficiare di tecnologie e uso dei dati con una governance pubblica. In particolare, si verranno a creare opportunità inedite per le filiere cooperative che potranno contare sul supporto del Cineca. Consideriamo fondamentale portare l’innovazione digitale in tutte le filiere: dall’agroindustria ai servizi, dalla mobilità al consumo, dal welfare alle industrie culturali. A pieno regime – ha aggiunto Colla – al Tecnopolo troveranno impiego 1.500 persone tra ricercatori, tecnici e addetti. Ci sarà un impatto diretto sul territorio che favorirà la creazione di nuova occupazione e la richiesta di nuovi servizi”.
Nell’interlocuzione con i rappresentanti delle cooperative è stata evidenziata la necessità di utilizzare la governance pubblica per veicolare una tecnologia inclusiva, in grado di ridurre le diseguaglianze economiche e sociali per garantire linee di sviluppo sostenibile, come previste dall’Agenda ONU 2030.
“Le opportunità del Tecnopolo pongono la cooperazione di fronte a sfide molteplici – ha spiegato Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – il tessuto imprenditoriale cooperativo, infatti, è molto diversificato per dimensioni, settori e modelli di business. C’è però un tratto distintivo che accomuna le cooperative: l’attenzione verso l’interesse pubblico che ci responsabilizza di fronte a una trasformazione epocale come quella digitale. Chiediamo alla pubblica amministrazione di tenere conto di questa peculiarità della cooperazione, che grazie alla sua natura mutualistica si può facilmente integrare con un grande progetto pubblico per un’innovazione abilitante, inclusiva e socialmente equa”.