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Le proposte dell’ACI di Bologna per le regionali

LE COOPERATIVE AI CANDIDATI: “NON METTETE IN GARA IL LAVORO”

  • Le proposte dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna per le regionali
  • Il confronto tra i cooperatori e alcuni candidati nella circoscrizione bolognese
  • Rita Ghedini: “Quando il costo del lavoro diventa oggetto di competizione si provoca concorrenza sleale e deperimento delle condizioni lavorative delle persone”

Bologna, 10 gennaio 2020 – Un momento di confronto tra le cooperative bolognesi e diversi candidati, di tutti gli schieramenti, nella circoscrizione di Bologna alle elezioni regionali. Lo ha promosso l’Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna, che rappresenta 460 imprese cooperative con 72.300 occupati e 2,7 milioni di soci. Le cooperative associate, in base ai preconsuntivi 2019,  stimano di sviluppare un fatturato aggregato  di circa 20 miliardi di euro.

Nel corso dell’incontro, aperto da Rita Ghedini con Daniele Passini e Massimo Mota, rispettivamente presidente e copresidenti dell’associazione.  I cooperatori bolognesi hanno sollecitato i candidati al confronto su alcune proposte  principali:

  • Qualità della relazione tra le forze economiche e sociali con le Istituzioni regionali mediante il confronto costante e la concertazione di impegni condivisi per sostenere lo sviluppo territoriale.  
  • Attenzione al lavoro: alla fase della ripresa occupazionale, deve seguire una fase di attenzione alla qualità del lavoro, alla piena partecipazione dei giovani e alla tenuta dei redditi.
  • Qualità della committenza pubblica: la pubblica amministrazione ha in mano leve fondamentali per favorire l’innovazione, la qualità delle realizzazioni, la promozione di un’economia locale attenta alla sostenibilità. Le cooperative chiedono che nell’esercizio della committenza questo parametro sia tenuto al centro e che il lavoro, in tutte le sue componenti, sia definitivamente escluso dai parametri di concorrenza, come prevede il Protocollo Appalti sottoscritto a novembre dal Comune di Bologna con le Organizzazioni economiche e sociali.
  • Infrastrutturazione, materiale ed immateriale, del territorio, insieme alla sua costante manutenzione, per essere leva sostanziale della competitività territoriale, deve divenire strumento per superare le diseguaglianze.
  • Aggiornamento del modello di welfare regionale che tenga al centro il valore della persona con tutti i suoi bisogni ed un più esteso e appropriato impiego del principio di sussidiarietà.

    Comunicato Stampa (pdf)