Il cuore delle loro attività si trova a Bentivoglio, dentro il bellissimo parco di Villa Smeraldi, una delle residenze dei Conti Zucchini. Un luogo ricco di storia che ci racconta di un mondo antico, fatto di frutti dimenticati, attività agricole e una vita che non c’è più, ma che grazie a luoghi come il Museo della Civiltà contadina, che ha sede nel parco, e alle tante attività ad esso collegate, continuano a vivere ancora oggi.
Qui dentro, dal 2007, lavora la cooperativa sociale Anima in quella che un tempo era la Casa dell’Ortolano, e dove ora c’è la Locanda Smeraldi. Uno spazio dove fermarsi a pranzo per gustare un piatto di tagliatelle al ragù ma anche un contesto lavorativo dove decine di ragazzi e ragazze fanno un percorso di inserimento lavorativo.
Anima è una nuova associata di Legacoop Bologna. Alessandro Mengoli ci ha raccontato la sua storia.
Anima è nata da un gruppo di educatori di Bentivoglio che lavoravano nelle scuole superiori e contemporaneamente anche in un centro culturale, un’esperienza che ci è servita per sperimentare varie attività, dal teatro dialettale, alla ristorazione.
Quando siamo arrivati nello spazio in cui ora c’è la Locanda, la situazione era di abbandono e allora abbiamo fatto una proposta direttamente ai comuni che avevano competenza su questi luoghi e abbiamo deciso di fare una cooperativa, con l’idea di portarci dietro anche i ragazzi e le ragazze con disabilità di vario tipo, che già lavoravano con noi.
E così è iniziato il lavoro di cura del verde del Parco ed è nata la Locanda Smeraldi.
Siamo partiti con due educatori, un cuoco, tre ragazzi e cinque clienti e siamo arrivati a 30 dipendenti, tre cuochi, 60 ragazzi e ragazze e fortunatamente 180 clienti tutti i giorni.
La nostra missione è sempre quella di inserire ragazzi e ragazze svantaggiati al lavoro, quindi tutte le attività che facciamo hanno questo minimo comune denominatore.
Negli anni abbiamo aggiunto alle nostre attività anche l’azienda agricola, le pulizie e la biglietteria al Museo della civiltà contadina e la gestione del Pomario (un frutteto realizzato in collaborazione con L’Università di Bologna, dove sono coltivati e salvati antiche varietà di alberi da frutto). Poi, durante il Covid, visto che i nostri clienti non potevano venire a trovarci, abbiamo aggiunto un laboratorio di pasta fresca, dove adesso lavorano 12 persone.
Infine, da quando hanno sistemato la pista ciclabile del Lungo Navile, facciamo anche noleggio biciclette.
Fanno parte di una fattoria che abbiamo allestito qui dietro e che utilizziamo principalmente a scopo didattico. Oltre i galli ci sono asini, galline, capre, tacchini. L’idea è quella di far vedere alle scuole gli animali di una volta. Vanno al museo, vedono i macchinari che si usavano un tempo, i frutti dimenticati, fanno i laboratori del pane e del latte e poi vedono anche gli animali.
I nostri ragazzi vengono tutti da una condizione di bassa occupabilità per varie ragioni, come la disabilità fisica o mentale. Ma tutti, a seconda delle proprie possibilità e attitudini, devono fare un’attività lavorativa. C’è chi si occupa del verde, chi del servizio in sala, chi tira la sfoglia, chi si occupa delle pulizie o dell’orto. Non sempre capiamo subito quale sia l’attività migliore per ciascuno di loro. Alle volte si parte con un’attività e poi si finisce a fare tutt’altro. Il nostro obiettivo è mettere tutti e tutte nelle condizioni di rendere come qualsiasi altro lavoratore.
All’inizio venivamo tutti da Bentivoglio, mentre adesso i ragazzi arrivano anche da San Lazzaro, da Borgo Panigale e da Imola. Naturalmente con Bentivoglio e con tutte le associazioni che animano il territorio, che appartiene alla Città Metropolitana di Bologna, abbiamo un rapporto privilegiato, e tutte le attività che avvengono qui a Villa Smeralda passano da noi.
Nel tempo però ci stiamo muovendo anche verso altre zone, come Corticella, dove abbiamo trovato una situazione simile a questa, ovvero uno spazio dentro un parco con all’interno un lago. E quindi in quello spazio siamo andati a fare lasagne e le crescentine e abbiamo preso anche la manutenzione del verde del parco. In collaborazione con l’associazione di anziani Ca Bura che era già presente al parco, gestiamo anche la programmazione culturale estiva. Ogni sera ci sono concerti e spettacoli, sia per bimbi che per adulti.
Sicuramente chi lavora con noi deve essere un po’ speciale (o come dice la mia maglietta, deve venire da un altro pianeta), perché qui un cuoco non è solo un cuoco, ma una persona che deve essere anche in grado di lavorare con ragazzi che hanno qualche tipo di deficit. Allo stesso modo gli educatori che si occupano dei ragazzi, stando qui, sviluppano altre abilità.
L’obiettivo per tutti è l’autonomia. Ognuno fa il suo pezzettino e ognuno è fondamentale nel suo ruolo, grande o piccolo che sia.
In generale, noi vorremmo che le cooperative di tipo B venissero prese maggiormente in considerazione. Negli anni ci siamo anche spesi in prima persona affinché questo avvenisse, organizzando convegni, confrontandoci con tutti gli attori di questo ambito che ha caratteristiche particolari.
Dall’ingresso in Legacoop Bologna ci aspettiamo anche questo. Di entrare in un contesto in cui poter dialogare con altre cooperative come la nostra, per trovare soluzioni comuni a problemi comuni ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sulle peculiarità del nostro lavoro, quello che c’è dietro e del perché quando vieni a mangiare da noi non è come andare a mangiare in qualsiasi altra locanda.
Trovare un nuovo spazio per la Locanda, per farla crescere ancora e per poter accogliere ancora più ragazzi e poi creare qualcosa legato alla pasta fresca in zona Corticella, una zona sicuramente più facile da raggiungere rispetto a dove ci troviamo ora.
Ma la mia soddisfazione più grande sarà quando le persone capiranno davvero il valore di quello che stiamo facendo.