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Think4Food: Legacoop Bologna premia le miglior idee green.

Intervista a Rita Ghedini
di Luciana Cavina per Corriere di Bologna

28 ottobre 2020

Foto di Paolo Righi


Legacoop premia le miglior idee green. Consegne green, riciclo e progetti antispreco. Legacoop assegna i premi Think4Food per l’ agroalimentare.


Ghedini: Think4Food la nostra sfida


Innovazioni, idee, piccoli e grandi contributi che tendono a uno stile di vita e di produzione in sintonia con il pianeta e il progresso tecnologico. In questo contesto, e tra nuove necessità emerse dall’ emergenza sanitaria, si inserisce il premio/open innovation Think4Food per startup, ricercatori e studenti. Istituito da Legacoop Bologna e altri partner come l’ Alma Mater e la Camera di commercio riguarda l’ intera filiera agroalimentare.
Quest’ anno, su 87 candidati, ha premiato le consegne ecosostenibili in bicicletta di Dynamo (5 mila euro), Enrico Buscaroli e il suo progetto Re-Paper per un riciclo completo ed economico della carta (3.500 euro), e il programma Safe It Easy per la spesa in sicurezza ideato da un gruppo di studenti (1500 euro). «I premiati – fa sapere la presidente d Legacoop Bologna Rita Ghedini -, oltre a ricevere il contributo, rimangono nella rete delle aziende e degli enti che gravitano attorno all’ iniziativa. Li accompagniamo nel tempo come progetti imprenditoriali». In quest’ ultima edizione è stata data inoltre l’ opportinità di partecipare a Hack4Food – To Feed The Future, un hackaton digitale con l’ obiettivo di accelerare la digitalizzazione dei sistemi agricoli in Europa.
L’ hackathon è stato vinto da quattro giovani bolognesi laureati in informatica, ideatori di un processo che riduce gli sprechi delle industrie agroalimentari coinvolgendo gli operatori del settore Horeca.
«Quest’ ultimo – precisa Ghedini per evidenziare la continuità dei rapporti- è un progetto che avevamo già incrociato in precedenza». Ma qual è stato l’ impatto del Covid sulla cooperazione agro-alimentare? «Siamo ancora in fase di valutazione – risponde la manager – L’ ultima rilevazione di un paio di mesi segna una contrazione del 15% dettato soprattutto dal calo nella ristorazione, compresa quella collettiva. Ma quello che preoccupa di più è la contrazione dell’ export».
La forma cooperativa, può dare un vantaggio?
«Ultimamente è un modello andato poco di moda – ammette – ma è quello che meglio garantisce distribuzione di valore – evitando le diseguaglianze -e continuità nel tempo».