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RICERCA AVANZATA
Legacoop Bologna | I’mperfett: la bellezza dell’imperfezione. Quando l’artigianato diventa inclusione sociale
Bologna, 23 ott. – “L’imperfezione è un valore che genera bellezza e unicità.” È da questa convinzione che nasce I’mperfett, il nuovo progetto di Open Group, presentato a Bologna come un esempio concreto di cooperazione sociale capace di unire creatività, inclusione e sostenibilità.
Un marchio, tre anime.
I’mperfett è un brand collettivo che racchiude tre ambiti produttivi: Slow Production, Place & Care e Outdoor Education, accomunati da una stessa visione: un modo più umano, lento ed etico di produrre e vivere le relazioni.
Come ha raccontato Annarita Cuppini, direttrice di Open Group, I’mperfett è “un progetto a cui lavoriamo da quattro anni, nato dentro la cooperativa ma aperto alla comunità. È un modo per dire che la fragilità non è un limite, ma un punto di partenza”.
Matteo Poppi, responsabile del progetto, ha sottolineato invece come il progetto “nasce dal saper fare che da sempre appartiene a Open Group, per valorizzare le attività delle nostre comunità come Marakanda, Montebello, Maieutica, dove il lavoro quotidiano delle persone accolte diventa creazione condivisa”.
L’autenticità che diventa valore
Nei laboratori tessili, gli ospiti delle strutture realizzano shopper, zaini, portacarte e accessori in materiali di recupero o scampoli naturali, frutto di un’economia circolare che mette al centro la qualità del tempo e delle relazioni.
Dalla comunità di Montebello, invece, nascono i prodotti della linea cosmesi biologica: oli essenziali, creme e detergenti ottenuti da piante officinali coltivate e trasformate in un ciclo produttivo certificato bio e a impatto quasi zero.
Alla realizzazione della prima Capsule collection ha lavorato l’artista Roberto Fassone, attraverso il laboratorio creativo Connessioni, da cui sono nati i lettering e le idee per la realizzazione di oggetti unici: “Un workshop immaginativo e poetico, in cui le parole e i tessuti si intrecciano per raccontare la diversità come forza generativa”, ha spiegato Fassone.
Luoghi che accolgono e restituiscono
Con Place & Care, Open Group apre le proprie comunità a eventi e team building inclusivi, per aziende e cittadini che desiderano vivere esperienze di cura reciproca.
Il contatto con le persone ospiti diventa occasione di crescita comune, come ricorda Poppi: “Aprire le strutture al territorio significa costruire una nuova idea di benessere collettivo”.
La terza anima, Outdoor Education, trasforma il territorio in un’aula diffusa. Percorsi entomologici, laboratori naturalistici e progetti con gli asini rendono l’educazione ambientale un’esperienza viva e accessibile a tutte le età.
Un ecosistema sostenibile
Al centro del progetto l’idea di una sostenibilità a 360°: sociale, perché promuove il benessere delle persone e ne rispetta i tempi; economica, perché ogni ricavo viene reinvestito nel progetto e nei servizi; ambientale, perché ogni materiale e processo punta all’impatto zero.
Come ha ricordato la designer Giorgia Palmierani, presente alla presentazione “parlare di moda sostenibile è riduttivo: dovremmo dire moda responsabile, perché dietro a ogni oggetto c’è una persona e una storia



