“Siamo molto contenti di essere qui stasera a ricordare ed onorare due cooperatori e due persone di grande valore. Ciò che li univa, oltre l’amicizia profonda, era l’impegno a creare valore per molti e per il movimento cooperativo: valore economico, opportunità, occasioni di lavoro, di relazione, di benessere. Come interpretare il portato di esperienze e di vite così impegnate? Per noi il modo migliore è dare risalto e continuità al loro lavoro e a quello di molti altri cooperatori attraverso opportunità offerte alle giovani generazioni e generando cultura”.
Così Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna, ha introdotto, nella sede della Fondazione Ivano Barberini, la premiazione in memoria di Luciano Calanchi e Adriano Turrini, rivolta a laureati e ricercatori universitari e promossa da Legacoop Bologna in collaborazione con la Fondazione stessa e Fondazione Unipolis, con il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
“Questa seconda edizione del premio ha visto un’ampia partecipazione, che testimonia una nuova attenzione accademica alla forma cooperativa. Generare cultura è un modo per condividere scopi, prima ancora che strumenti, per trovare risposte cooperative ai bisogni delle persone in una società che sta attraversando profondi cambiamenti e vive la sfida delle transizioni: ambientale, digitale e demografica” prosegue Ghedini. “Abbiamo premiato lavori preziosi per comprendere meglio le nuove forme di mutualismo che rispondono a questi interrogativi, tracciano nuove traiettorie di sviluppo, con un legame diretto con gli obiettivi di sostenibilità ONU”.
Risposte mutualistiche per l’accesso alla casa è il tema affrontato da Silvia Cafora, ricercatrice e docente al Politecnico di Torino, a cui è stato consegnato un assegno di 5.000 euro per la tesi di dottorato “Community-led housing development. A key ingredient for a new housing architecture and policy”
Intergenerazionalità e leadership dei giovani è l’argomento scelto da Filippo Petrini, originario di Terni e laureato all’Università di Bologna, vincitore di 3.000 euro per la sua tesi di laurea magistrale dal titolo: “Il ricambio generazionale del management delle cooperative sociali tra analisi teorica ed esperienze empiriche”.
Ex aequo il premio di 15.000 euro, riservato a progetti di ricerca comparata internazionale, che è stato assegnato sui temi della proprietà cooperativa dei dati e dell’economia circolare rispettivamente a Stefano Tortorici, dottorando in Scienze politiche e Sociologia alla Scuola Normale Superiore, per il progetto di ricerca “Un’alternativa al capitalismo digitale? Confini e traiettorie delle piattaforme cooperative” e a Asia Guerreschi, ricercatrice al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, per la sua ricerca di dottorato su “Innovation of circular cooperation”.
Chiaro l’impegno di Rita Ghedini: “Facciamo nostre le prospettive dei giovani”.