Bologna, 17 dic. – A dieci anni dalla scomparsa di Giacomo Venturi, torna per la quinta edizione, il premio a lui dedicato con un’iniziativa presso la Fondazione Ivano Barberini di Bologna. Promosso da Legacoop Bologna e dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) Emilia-Romagna, il riconoscimento valorizza le migliori idee per la rigenerazione urbana e la sostenibilità, premiando studenti, neolaureati e dottori di ricerca.
All’evento di premiazione hanno partecipato, Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, Simone Gamberini, presidente di Legacoop, Raffaele Laudani, assessore all’urbanistica del Comune di Bologna, Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna e l’architetto Mario Cucinella, che ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Empatia creativa”.
I progetti vincitori
Il premio, nella categoria studenti, è stato assegnato all’elaborato “Un progetto per l’ospedale Sant’Orsola”, una proposta che ha l’obiettivo di qualificare l’accessibilità degli spazi migliorando sia la relazione tra pazienti, personale sanitario e visitatori sia la connessione con la comunità locale, promuovendo senso di appartenenza e di inclusione sociale. Una vera e propria trasformazione urbana capace di consolidare i legami tra le persone e l’ospedale.
Il riconoscimento – premio di 2mila euro e iscrizione gratuita all’INU per un biennio – è stato assegnato a Domenico Rubino, Caterina Brighetti, Caterina Provveduto, Giorgia Manni, Lorenzo Seghi e Pamela Tartarelli.
Nella categoria neolaureati, il premio di 3.500 euro e la pubblicazione di una sintesi della tesi su Urbanistica Informazioni, sono andati alla tesi magistrale “Water paradox: counter-project for a detention basin along the Santerno river in a post-extractive landscape”, di Maria Giulia Arbizzi e Gaia Castellucci.
La proposta progettuale, che vede come caso studio il fiume Santerno, è stata premiata dalla giuria perché integra aspetti ingegneristici con quelli ecologici, agronomici, botanici e sociali, nell’ambito dell’architettura del paesaggio in una logica di rigenerazione territoriale. Le alluvioni che hanno interessato l’Emilia–Romagna evidenziano l’urgenza di una gestione idraulica attraverso l’utilizzo delle casse di espansione nei bacini fluviali, che dovranno sempre più relazionarsi con l’ambiente urbano ed essere fruibili in modo innovativo per la comunità.
Per la categoria dottori di ricerca, il premio di 5mila euro e la pubblicazione della sintesi della tesi su Urbanistica Informazioni, sono stati assegnati alla tesi di dottorato “Greening the city: an ecosystem-based framework to support planning towards urban sustainability and resilience” di Claudia De Luca. La tesi – si legge nelle motivazioni – “è stata apprezzata per aver proposto un tema rilevante per il territorio metropolitano, prefigurando nuovi modelli di governance e di valorizzazione degli spazi verdi urbani tenendo in considerazione non solo l’aumento della resilienza urbana ma anche principi di giustizia spaziale”.
Partendo dai casi studio di Bologna e Barcellona l’elaborato punta a fornire strumenti pratici ai decision makers per prendere decisioni coerenti su temi attuali di pianificazione urbana, come la rigenerazione, l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico e il contenimento dell’uso del suolo in una logica eco-sistemica.
Rigenerazione urbana
“Siamo molto contenti per la qualità e l’attualità di tutti gli elaborati candidati al Premio, che evidenziano un grande fermento attorno al tema della rigenerazione urbana nella Città metropolitana di Bologna – dichiara Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – Il lavoro della Giuria è stato molto approfondito e intenso e ha premiato proposte che cercano di dare traiettorie innovative e coerenti con gli obiettivi di sostenibilità. Rigenerare un luogo di cura così fondamentale e particolare come il Policlinico Sant’Orsola, costruire un ecosistema blu e green che renda la città di Bologna più resiliente agli effetti dei cambiamenti climatici, approcciare con una modalità innovativa la realizzazione delle casse di espansione per fare fronte agli eventi alluvionali, sono tutte sfide cogenti per il tessuto economico e sociale della nostra comunità alle quali, grazie a giovani talenti, cerchiamo di tracciare risposte concrete”.
“Giacomo Venturi rappresenta un esempio virtuoso di politica locale, un amministratore capace, con visione, coraggioso di sperimentare e innovare per costruire un futuro migliore per le cittadini e le cittadine della città metropolitana di Bologna – sottolinea Simone Gamberini, presidente di Legacoop – Questo premio non è solo un omaggio alla sua persona ma un modo di intendere la rigenerazione urbana. Come Legacoop portiamo avanti una idea interdisciplinare e integrata di tale processo, democratica e partecipata dalle comunità, innovativa e resiliente, capace di giustizia sociale e spaziale. Iniziative come queste che si nutrono del contributo di giovani studenti, laureati e ricercatori ci restituiscono visioni che guardano avanti. Questa lungimiranza è il migliore ricordo di Giacomo”.
“L’idea che sia i tecnici, come gli urbanisti, gli ingegneri idraulici, i geologi, gli scienziati ambientali che i decisori politici nell’affrontare le tematiche che riguardano la gestione del territorio, provino ad inspirarsi all’esempio di Giacomo Venturi penso che sia una buona premessa, ha dichiarato Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna”
“Se vogliamo dare una risposta alla sfida abitativa senza consumare suolo, se vogliamo migliorare la qualità dello spazio pubblico e quindi la vivibilità delle nostre città dobbiamo lavorare sulla rigenerazione urbana, ha evidenziato Raffaele Laudani, assessore all’urbanistica del Comune di Bologna.”, quindi siamo di fronte a un nodo strategico ed è per questo che anche la cultura della qualità del progetto, la formazione di giovani generazioni che sulla rigenerazione urbana costruiscono anche le loro competenze è un passaggio decisivo e fondamentale per queste sfide dei prossimi anni.
Infine, il presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini, che ha evidenziato come “questo premio non è solo per ricordare Giacomo ma anche per consegnare alla comunità progetti, azioni, punti di vista che possono contribuire a definire una visione diversa del territorio.”