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Presentazione del libro “LA MAFIA E’ DAPPERTUTTO. FALSO!” alle librerie.coop Ambasciatori

 

 

Giovedì 19 gennaio 2017, alle ore 18,00, presso librerie.coop Ambasciatori, via Orefici 19 a Bologna, verrà presentato dall’autore Costantino Visconti il libro  “LA MAFIA E’ DAPPERTUTTO. FALSO!”.

Insieme all’autore, Costantino Visconti, Professore straordinario di diritto penale nell’Università di Palermo, Costantino Visconti insegna le materie Giustizia penale e costituzione e Mafie, economia e prevenzione penale nei corsi della Facoltà di Scienze politiche; nonché Legislazione antimafia: aspetti penalistici nel corso magistrale della Facoltà di Giurisprudenza, interverranno:

Rita Ghedini, Alle elezioni politiche del 2013 è stata eletta senatrice per il Partito Democratico. È stata segretario d’aula del gruppo PD al Senato della Repubblica. Il 16 ottobre 2014 si dimette da Parlamentare e il 10 novembre 2014 è eletta all’unanimità Presidente di Legacoop Bologna. È anche Presidente della Cooperativa Murri per l’Abitazione.

Piergiorgio Morosini, Romagnolo di origine (Cattolica), è magistrato dal 1993 presso il Tribunale di Palermo. Nei primi due anni è stato giudice civile, poi al passa al tribunale del riesame, quindi al dibattimento penale, collegiale e monocratico, infine diventa giudice per le indagini preliminari.

Gaetano Insolera, Professore ordinario Università di Bologna Dipartimento di Scienze Giuridiche DIRITTO PENALE Direttore Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali “Enrico Redenti”

 

La parola mafia sembra diventata un brand di successo di cui in Italia andiamo inconfessabilmente orgogliosi. Da noi non c’è solo la corruzione, c’è qualcosa di più grave: la corruzione mafiosa. Da noi non c’è solo l’inquinamento ambientale, il traffico di stupefacenti, la criminalità agroalimentare: ci sono l’ecomafia, le narcomafie e perfino le agromafie. Da noi non c’è solo la malapolitica, ma soprattutto la mafia politica o la politica mafiosa! Insomma, viviamo in un paese affetto da bulimia mafiosa, in cui senza la parola mafia di mezzo le cose non ci sembrano abbastanza gravi da occuparcene. Negli ultimi tempi, inoltre, di fronte a un lento eclissarsi della potenza della ‘cosa nostra’ siciliana, il marchio mafioso ha conosciuto ulteriori fasti con le imprese giudiziarie contro la ’ndrangheta al Nord e, infine, una vera apoteosi con le indagini e ora i processi di ‘Mafia Capitale’ a Roma. Tutto questo nasconde però un problema: nella giustizia penale, infatti, l’impiego della parola ‘mafia’ determina delle conseguenze rilevantissime e mette in moto dispositivi ad elevato potenziale repressivo che contagiano l’intero ordinamento. È allora quanto mai opportuno fare chiarezza su ciò che propriamente può essere definito mafia e ciò che invece mafia non è.